di Susanna Labirinto
Rivendico la libertà di dire che la famiglia, quella «buona», ha fatto danni. Non solo danni: anche danni. I modelli, i valori, i criteri, il «normale»: hanno creato il senso di inadeguatezza che ha fatto ammalare centinaia di migliaia di persone.
Non mi interessa semplicemente distruggere un’idea considerata «sacra», anche se mi accontenterei di questo, perché dissacrare mi dà tanta contentezza. Mi interessa costruire uno spazio alternativo di verità. Se è vero che è bello essere stati amati, è anche vero che a volte siamo stati amati male. Dignità per la prima affermazione, dignità per la seconda. Nessuno qui o altrove ha la verità tutta intera, ma tutti i pezzi sono intriganti.